Giro d’Italia 2021, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2021.
TOP
Damiano Caruso (Bahrain Victorious): Una di quelle vittorie che fanno innamorare del ciclismo. Il siciliano parte all’attacco insieme a Bilbao, sfruttando un’azione della DSM, quando mancano ancora due GPM e tantissimi chilometri, mettendo addirittura paura per qualche chilometro alla maglia rosa Egan Bernal. Alla fine dopo aver dato una pacca sulla spalla al compagno per il grande lavoro, mostrando anche un elevato spessore umano nel momento più importante della sua carriera, se ne va in salita insieme a Bardet e alla fine stacca anche il francese, che peraltro gli aveva concesso davvero pochissimi cambi. Dopo la tappa dice di avere avuto la sua “giornata da campione”, definizione ingenerosa verso se stesso, perché per salire sul podio di un GT e per ottenere una vittoria come quella di oggi (che senza una grande Ineos e un grande Egan Bernal forse gli avrebbe permesso persino di riaprire la corsa rosa) non basta una semplice giornata di grazia, ma ci vuole un grande talento, che ha sempre avuto e che sembra riuscire a sfruttare meglio in questo finale di carriera in cui la pressione è su altri. Mai smettere di sognare!
Romain Bardet (DSM): Lui e la sua squadra fanno nascere l’azione decisiva della giornata. Nella discesa dal San Bernandino, con un’azione forse già studiata in precedenza, il francese fa il vuoto sul gruppo insieme a due compagni e venendo raggiunti dopo qualche chilometro da Caruso e Bilbao. Pur soffrendo il ritmo degli uomini della Bahrain Victorious, riesce a gestirsci bene e resta da solo con Caruso, al quale concede pochi cambi, fino ai -2, poi si arrende al ritmo del siciliano, ma comunque non crolla. Il quarto posto di giornata gli permette di guadagnare terreno su molti altri rivali e di risalire al quinto posto della generale. Non male per uno che era partito come alternativa di lusso a un altro capitano.
Ineos Grenadiers: Si conferma il solito squadrone che domina i GT. La formazione britannica si avvia verso il secondo successo consecutivo alla corsa rosa dopo una giornata in cui non sbaglia praticamente nulla. La regia di Castroviejo, ad esempio, è fondamentale nell’ultima discesa per permettere il rientro Dani Martinez, che risulterà poi ancora più importante sull’ascesa conclusiva. Il colombiano, infatti, tira per il suo connazionale Egan Bernal fino all’ultimo chilometro facendo staccare uno dopo l’altro tutti gli altri uomini di classifica con il suo ritmo infernale. L’ultimo chilometro poi è tutto di Egan Bernal, che arriva alle spalle solo di Caruso, confermandosi il fenomeno perfetto per finalizzare il lavoro di un dream team.
FLOP
Hugh Carthy (EF-Nippo): Una terza settimana davvero difficile per il britannico. Dopo le difficoltà nelle ultime tappe di montagna, il capitano della EF conferma la tendenza decrescente e chiude a un 1’30” da Caruso, ma soprattutto a quasi un minuto da Dani Martinez e Romain Bardet, che lo scavalcano in classifica generale. Con la crono di domani potrebbe perdere anche un’ulteriore posizione da Joao Almeida, rischiando di chiudere in ottava posizione, non certo il risultato che sperava alla partenza da Torino.
Simon Yates (BikeExchange): Cade proprio sul momento più bello. Dopo le prestazione degli scorsi giorni, lui era l’uomo più atteso, ma invece non riesce a lasciare il segno. Forse anche lui stesso credeva di stare meglio, visto che nelle fasi iniziali della tappa mette la squadra a tirare, con i compagni che concedono anche dei cambi agli Ineos dopo l’azione di Caruso. Nel corso della seconda salita, però, probabilmente si rende conto di non avere la gamba dei giorni scorsi e i compagni davanti (che peraltro sono rimasti in pochi) smettono di tirare. Sulla salita finale prova a resistere finché può, ma alla fine non regge il ritmo della Ineos e chiude sesto a 51″ da Caruso, riuscendo almeno a limitare i danni e a conservare un vantaggio che dovrebbe consentirgli di salire sul podio domani (ma quello lo aveva già stamattina alla partenza).
Davide Formolo (UAE Team Emirates): Si chiude oggi un Giro anonimo per l’ex campione italiano. La giornata di oggi poteva essere quella giusta per andare a caccia di un successo di tappa che avrebbe dato un senso diverso a queste tre settimane, in cui alla fine si ritrova fuori dai primi quindici in classifica generale e senza alcun tipo di exploit personale. Oggi prova ad andare in fuga, ma alla fine non riesce a centrare l’azione giusta, perdendo così l’ultima occasione che gli era rimasta a disposizione. Ora testa al Tour dove lavorerà per Pogacar, un lavoro che ha già svolta in maniera encomiabile sia alla Tirreno-Adriatico che alla Liegi-Bastogne-Liegi.
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